mercoledì 17 luglio 2013

come un fiore






13 Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
14 perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
15 L'uomo: come l'erba sono i suoi giorni!
Come un fiore di campo, così egli fiorisce.
16 Se un vento lo investe, non è più,
né più lo riconosce la sua dimora.


Davvero. Come un fiore posso sbocciare ma basta una folata di vento per spogliarmi di tutti i miei petali e "non essere più", basta una contrarietà perché la mia dimora non mi riconosca più. E sono come polvere, come la polvere che lascio posarsi intorno ... quando si posa dentro.
Ma il salmo continua 


17 Ma l'amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono (...)


E così mi sento meno in balìa e torno a muovermi, per cercarLo, per trovare un amore "per sempre", per Essere per sempre ...





venerdì 2 settembre 2011

piccoli




In te il divino Spirito
dispensa con amore

il pane e la parola

sulla mensa dei piccoli.

Vorrei ricordarmi sempre che sono cristiana solo perché so di essere "piccola" con un Padre che mi ama e mi conduce per mano.

E vorrei essere capace di mettere la mano di tutti i "piccoli" nella mano di questo Padre buono, perché possano fare esperienza del suo struggente amore.

Vorrei che insieme noi piccoli non facessimo che gioire di questo e unirci per coinvolgere nell'amore e nella gioia ogni piccolo della terra.

lunedì 11 ottobre 2010

uomini santi o "comunità sante"?



Studiando perché la Chiesa è definita "santa" e riflettendo sulla relatà ecclesiale mi veniva un pensiero un pò fantasioso: immaginavo una giornata speciale in Vaticano, p.zza San Pietro gremita di gente, giornalisti assiepati e tonache fruscianti, chitarre, cori e incensi ... giornata di canonizzazione, un Papa che solennemente proclama santa ... una comunità! L'immagine mi ha fatto sorridere (tra l'altro mi chiedo se dobbiamo cercare la santità solo nelle canonizzazioni) ma mi è sembrata anche bella. Infondo quante volte ci è capitato di sentire nella comuntà e grazie alla comunità la presenza di Cristo? "Quando due o tre saranno riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro" ... quante volte lo abbiamo detto o ascoltato? Eppure ciascuno si concentra sul "farsi santo" e la comunità diventa al massimo il "luogo" in cui operare questa ricerca personale, a volte e certo senza volerlo strumentalizzando gli altri ... A me è capitato più volte di sentire il Signore vicino in situazioni di solitudine, ma se ci penso, in diversi modi, gli altri erano presenti, nella proposta fattami di cercare Dio, nella preghiera, nel desiderio urgente di comunicare la gioia che avevo perché non poteva dirsi completamente goduta se non era condivisa. Quanti santi veneriamo con affetto e ammirazione, puntando sempre l'attenzione sul loro rapporto straordinario con Dio. Credo che non consideriamo mai abbastanza il loro legame con la comunità in cui hanno vissuto, fatto di scambio e reciprocità. Ritengo che siamo abbastanza immaturi su questo fronte e che l'idea della "canonizazione di una comunità" sia fantascientifica, anche se ci sono coppie (non solo di sposi) che sono state proclamate sante e in effetti anche gruppi di martiri. Sarebbe interessante fare una ricerca in questo senso per poter proporre alla gente un'esemplarità non sempre e solo individuale ... E sarebbe interessante anche rileggere la Scrittura da questo punto di vista ... credo che abbiamo molto passi da compiere in questa direzione.

venerdì 8 ottobre 2010

inno all'amore

sabato 11 settembre 2010

"semplicemente" cristiano


Queste parole dovrebbero ispirare il nostro essere chiesa, che siamo religiosi o laici, lo spirito mi sembra quello giusto!

Se mi atterrisce l'essere per voi, mi consola l'essere con voi. Perché per voi sono vescovo, con voi sono cristiano. Quello è nome d'ufficio, questo di grazia; quello è nome di pericolo, questo di salvezza.

Sant'Agostino

venerdì 9 luglio 2010

credo scout


CREDO nell'uomo dai grossi scarponi, che con passo libero annuncia pace, incurante dei venti stagionali e del maltempo, docile solo allo spirito, si muove sugli stretti sentieri di DIO che portano ad orizzonti impensati e al cuore della povera gente.

CREDO nell'uomo dai calzoncini corti, dalle ginocchia nude, sempre pronto, senza calcolo a piegarsi in pura perdita per adorare l'unico Signore e Padre.

CREDO nell'uomo dalle maniche rimboccate, presente ove si crea la vita e si costruisce la libertà, che si sporca le mani in opere di giustizia, caparbio nello sperare contro ogni speranza.

CREDO nell'uomo dallo strano cappellone, ridicolo per chi ha paura di perdere la faccia, ma utile per mille usi, adatto a chi vuol vivere da uomo di frontiera, seminando germi di vita nuova anche nel deserto delle nostre città.

CREDO nell'uomo che suda sotto il carico dello zaino, svuotato delle proprie meschine cose e riempito degli angoscianti problemi dell'umanità, buon samaritano che riaccende la gioia di vivere.

CREDO nell'uomo dei boschi, libero e attento a cogliere i segni rivelatori del Mistero nascosto in ogni creatura, per vivere al ritmo della fraternità universale, profeta sicuro di un domani più umano.

In questo uomo io CREDO, Signore aiuta la mia fede.

giovedì 22 aprile 2010

la via per andare in su



"La via per andare in su è quella di scendere in giù" ripeteva san Serafino da Montegranaro. Da un pò di giorni questa frase risuona nella mia mente come un motto e lascio che penetri piano piano nel mio cuore ... non è facile ... non è facile scendere a patti con i miei limiti, troppo spesso mi vorrei perfetta e tale vorrei apparire. Soffro per i miei difetti ma non riesco a prenderla in modo costruttivo, piuttosto mi lascio scoraggiare e questo mi allontana dalla consapevolezza dell'amore di Dio per me.
Un pensiero mi viene in aiuto, magra consolazione forse, ma mi rasserena: quando sperimento il limite e l'errore, la sofferenza e la tristezza posso farne tesoro per imparare a comprendere e solidarizzare. Solidarizzare con chi è limitato, con chi sbaglia, con chi soffre e chi è triste. Posso avere per loro la comprensione e lo sguardo di tenerezza che vorrei per me.
La Grazia del Signore è l'unica forza in grado di aiutarmi a dare concretezza a questo pensiero a questa intenzione. Occorre che mi apra alla Grazia rinnovando quotidianamente la mia preghiera, occorre lasciare che il mio vuoto sia riempito dalla Grazia, che io rivolga le mie speranze e confidi i miei desideri al Signore Gesù, risorto, vivo e realmente presente accanto a me, presente perché io possa ricominciare ogni giorno il mio cammino di perfezione nella carità, secondo i consigli ricevuti in questi giorni da un caro amico. E su sua indicazione oggi voglio pregare con le meravigliose parole del profeta Ezechiele (Ez 36,22-28), realizzate in Gesù crocifisso e risorto, che per primo e per noi ha aperto la strada che scende giù e porta su ...


Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio:
Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele,
ma per amore del mio nome santo,
che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati.
Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti,
profanato da voi in mezzo a loro.
Allora le genti sapranno che io sono il Signore
- parola del Signore Dio -
quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra
e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati;
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli;
vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi
e vi farò vivere secondo i miei statuti
e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri;
voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.